ieri sera invece ho avuto l'occasione
di muovermi tra grandi donne, lucenti stella, riunite alla città del
gusto a Roma per una serata all'insegna della solidarietà e del
sorriso, con una cena che in 5 deliziose portate ha visto le firme di
altrettante deliziose chef!!
Ha aperto il giro di ballo (oserei dire
di salsa, tnt per rimanere tema cucine :-) ) la chef Rosanna
Marziale, che ha caricato direttamente dalla sua terra dei bocconcini
deliziosi di mozzarella, mentre li insieme abbiamo preparato le
fritture per l'assaggio di tonkatzu e arancino capovolto, ma le vere
risate...quando ci siamo divertiti a completare i piatti un pò come
dei pittori pazzi perchè tutti questi assaggi erano arricchiti da
salse deliziose, che sono state casualmente schizzate nei piatti!!
:)))
In particolare, di gran gusto e
effetto, avendo curiosamente provato, la salsa di spinaci e quella di
provola affumicata ( che accompagnavano il tonkatzu) e la salsa di
pomodoro grigliato (che macchiava la salsa di piselli a specchio
sotto l'arancino).
Per l'antipasto ci siamo sistemati
lungo tutto un bancone, per aiutare la chef Patrizia Mattei che ha
preparato un crudo di ricciola con sopra delle lamelle di funghi
porcini all'insalata, ed è stato ammirevole guardarla alle prese con
il suo da farsi in una compostezza e una solarità che solo una
signora ha stampato nel sangue...cosi da chi coppava la ricciola a
chi metteva i funghi, poi i germogli, poi la citronette finale...le
mani che si alternavano lungo il bancone erano davvero tante!!
un dettaglio che mi ha colpito di
questo piatto è che i cubetti di ricciola erano più grossi di una
normale tartare per cui in bocca mantenevano quella tonicità di
carne che in una ricciola fresca comunque si ricerca e facevano un
bel gioco di sensazioni con le lamelle di porcini!!
per il primo invece è stato il turno
della chef Daniela Onorato come un'abile direttrice d'orchestra ci
ha suddiviso in 2 gruppi sulla destra e sulla sinistra del pass
completando a ritmo serrato il suo piatto: una crema delicatissima di
cavolfiore con su dei ravioli di pesce e un trito di pistacchi e
bottarga atti a dare una sapidità e una vivacità più intensi!
Per il secondo la chef Cristina
Bowerman ha proposto un trancio di baccalà e riso venere con miso
che abbiamo cotto direttamente nell'involucro di carta fata in cui è
stato servito... ed era una goduria, nel momento in cui i piatti
dovevano uscire, incidere la parte superiore del contenitore ed
essere inondati da quel profumo!!
ok ok...ammetto !! ho assaggiato anche
questo, ma come dar torto ad Oscar Wilde quando dice di non resistere
alle tentazioni!!
non vi dico quando a sorpresa in un
morso ho addentato una falda di pomodoro...mammamia! Quei toni di
acidità e sapidità hanno lasciato una bocca fresca e pulita, a
sorpresa trattandosi di un pesce comunque dal sapore deciso!
Ed infine a chiuder le danze la chef
Iside De Cesare, precisa e pulita nella presentazione del suo dolce
del cannolo aperto, in cui si alternavano aromi speziate, coccole
dolci e note croccanti...che tutti noi guardavamo e mangiavamo con
gli occhi!!!
ammetto le foto non rendono giustizia!!
ma ahimè non me ne vogliate, ho voluto condividere la mia emozione
dal dietro le quinte, perchè stare a contatto con queste donne è un
continuo imparare!
Le immagini mentre si svincolano tra
fornelli e focolai domestici, che conducono una vita tra carrelli di
sacrifici, scaffali di notti insonni, cambi di stagione di pensieri e
centrifughe di preoccupazioni.
Ma il particolare ammirevole in tutte
queste donne, che ho felicemente apprezzato, è che TUTTE accanto
alla pentola di brodo, mantengono sempre in caldo kg di sorrisi, che
si sà...sono il make-up ideale!!queste cuoche che dopo aver avvolto
al caldo delle coperte i propri bimbi, corrrono a controllare
l'impasto del pane al caldo sotto un telo per vedere a che punto è
la crescita...
beh, posso concludere condividendo
quello che credo di aver imparato stasera: si sbaglia quando si dice
"NATO SOTTO UNA BUONA STELLA" con determinazione, costanza
e altruismo lo si può diventare e risplendere ben oltre il
possibile...
cuoche oltre, MA AGGIUNGEREI ...OLTRE
CHE CUOCHE...
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