giovedì 27 settembre 2012

Donneoltre...oltre che donne...






 5 grandi Donne...

Quando ero piccola il nonno mi diceva: "le donne sono stelle...tu diventerai una donna, diventerai una stella!!"
io lo ascoltavo compiaciuta e mi brillavano gli occhi...ma so bene che era di parte!!
ieri sera invece ho avuto l'occasione di muovermi tra grandi donne, lucenti stella, riunite alla città del gusto a Roma per una serata all'insegna della solidarietà e del sorriso, con una cena che in 5 deliziose portate ha visto le firme di altrettante deliziose chef!!
Ha aperto il giro di ballo (oserei dire di salsa, tnt per rimanere tema cucine :-) ) la chef Rosanna Marziale, che ha caricato direttamente dalla sua terra dei bocconcini deliziosi di mozzarella, mentre li insieme abbiamo preparato le fritture per l'assaggio di tonkatzu e arancino capovolto, ma le vere risate...quando ci siamo divertiti a completare i piatti un pò come dei pittori pazzi perchè tutti questi assaggi erano arricchiti da salse deliziose, che sono state casualmente schizzate nei piatti!! :)))
In particolare, di gran gusto e effetto, avendo curiosamente provato, la salsa di spinaci e quella di provola affumicata ( che accompagnavano il tonkatzu) e la salsa di pomodoro grigliato (che macchiava la salsa di piselli a specchio sotto l'arancino).

Per l'antipasto ci siamo sistemati lungo tutto un bancone, per aiutare la chef Patrizia Mattei che ha preparato un crudo di ricciola con sopra delle lamelle di funghi porcini all'insalata, ed è stato ammirevole guardarla alle prese con il suo da farsi in una compostezza e una solarità che solo una signora ha stampato nel sangue...cosi da chi coppava la ricciola a chi metteva i funghi, poi i germogli, poi la citronette finale...le mani che si alternavano lungo il bancone erano davvero tante!!
un dettaglio che mi ha colpito di questo piatto è che i cubetti di ricciola erano più grossi di una normale tartare per cui in bocca mantenevano quella tonicità di carne che in una ricciola fresca comunque si ricerca e facevano un bel gioco di sensazioni con le lamelle di porcini!!
per il primo invece è stato il turno della chef Daniela Onorato come un'abile direttrice d'orchestra ci ha suddiviso in 2 gruppi sulla destra e sulla sinistra del pass completando a ritmo serrato il suo piatto: una crema delicatissima di cavolfiore con su dei ravioli di pesce e un trito di pistacchi e bottarga atti a dare una sapidità e una vivacità più intensi!
Per il secondo la chef Cristina Bowerman ha proposto un trancio di baccalà e riso venere con miso che abbiamo cotto direttamente nell'involucro di carta fata in cui è stato servito... ed era una goduria, nel momento in cui i piatti dovevano uscire, incidere la parte superiore del contenitore ed essere inondati da quel profumo!!
ok ok...ammetto !! ho assaggiato anche questo, ma come dar torto ad Oscar Wilde quando dice di non resistere alle tentazioni!!
non vi dico quando a sorpresa in un morso ho addentato una falda di pomodoro...mammamia! Quei toni di acidità e sapidità hanno lasciato una bocca fresca e pulita, a sorpresa trattandosi di un pesce comunque dal sapore deciso!
Ed infine a chiuder le danze la chef Iside De Cesare, precisa e pulita nella presentazione del suo dolce del cannolo aperto, in cui si alternavano aromi speziate, coccole dolci e note croccanti...che tutti noi guardavamo e mangiavamo con gli occhi!!!
ammetto le foto non rendono giustizia!! ma ahimè non me ne vogliate, ho voluto condividere la mia emozione dal dietro le quinte, perchè stare a contatto con queste donne è un continuo imparare!
Le immagini mentre si svincolano tra fornelli e focolai domestici, che conducono una vita tra carrelli di sacrifici, scaffali di notti insonni, cambi di stagione di pensieri e centrifughe di preoccupazioni.
Ma il particolare ammirevole in tutte queste donne, che ho felicemente apprezzato, è che TUTTE accanto alla pentola di brodo, mantengono sempre in caldo kg di sorrisi, che si sà...sono il make-up ideale!!queste cuoche che dopo aver avvolto al caldo delle coperte i propri bimbi, corrrono a controllare l'impasto del pane al caldo sotto un telo per vedere a che punto è la crescita...
beh, posso concludere condividendo quello che credo di aver imparato stasera: si sbaglia quando si dice "NATO SOTTO UNA BUONA STELLA" con determinazione, costanza e altruismo lo si può diventare e risplendere ben oltre il possibile...
cuoche oltre, MA AGGIUNGEREI ...OLTRE CHE CUOCHE...
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