venerdì 15 febbraio 2013

11-02 Non un luogo: IL LUOGO...di Aimo e Nadia

11-02-2013

Ore 19 ...bene! la seconda giornata di identità golose è andata, ora ci si dedica al piacere!
di corsa in camera e con le farfalle nello stomaco!
In questo caso farfalle vampiro, visto che eran li con le fauci spalancate sapendo che dopo poco avrei provato la cucina di Aimo e Nadia.
 Il famoso luogo, Il Luogo....quello che può passare tempo, mode, ere, ipocrisia e castelli di sabbia...lui non muta...resta immobile, una pietra miliare...(ma niente di nuovo)...si sa che "DIETRO IL VERO C'E IL PER SEMPRE" (quanto mi piace questa frase...mi fa credere...ma non e il momento...torno a noi).
tra tutti questi pensieri il tempo scorre...
sono le 20.30...ci sono quasi eh! trucco e parrucco, soprattutto parrucco visto che la neve mi aveva resa un barboncino arruffato, abito... anzi no!... si dice out-fit! scelto....e finalmente arriva ...
.Lei la telefonata che aspettavo dalla mattina! il mio digestivo di tutto quel carico di emozioni, che 2 giorni di identità golose mi hanno "causato"....e cosi, considerando che andavo incontro ad un altro carico, ben abbondante di emozioni, comincio a raccontare TUTTO! TUTTO DAVVERO...e io...cavoli se chiacchiero!
Fino a scaricare un pò di adrenalina...un ciao, uno o due baci e ora,
mancano solo le scarpe, non posso uscire senza scarpe! uno spruzzo di profumo, davvero 1, poco, perché non volevo che il mio profumo distraesse il mio naso, primo attore in questa occasione..
A breve sarei stata al tavolo di Aimo Moroni...connetto, e tornano le farfalle!!
 prendo fiato e TAAAAxiii...sono le 21....a minuti.... 5 precisamente...ci sarò!
eccomi arrivata...entro per una porticina, che si apre in un angolo....un angolo per il paradiso, nella mia mente un po sognante!
Sognante per questa inclinazione naturale verso ciò che è poetico, ciò che spinge verso un dolce pensiero, ciò che regala emozioni...e stavolta ero giustificata:
ed io ero nel luogo che avrebbe in una sera potuto regalarmi tutto questo!
C'e il sig Moroni in giacca, candida, una visione, il maradona per un appassionato di calcio!
Mi accompagna al tavolo,insieme alla maitre...e intanto le farfalle impazzite, creano vuoti d'aria da brivido!
il menu...scelgo il degustazione, il degustazione in occasione di identita golose, cosi da festeggiare le mie 2  prime volte a contatto col non-plus-ultra ...

arriva il benvenuto..questi 4 assaggini, piccoli e delicati e poi delle bucce di cicerchia dove la polvere è da leccare con le dita... e mi diverto..rido come una piccola bimba con le mani sporche!





la cozza e qualcosa di inverosibilmente poetica...un elemento povero contenitore di un sapore ricco e intenso come i ricci, mi ha riportato al racconto de "il principe ed il povero" dove queste 2 vite si incontrano-scontrano per dar luogo a qualcosa di educativo, con una sua morale.





Comincia il menu con un dentice marinato al sale, che lascia libero sfogo ai sentori del pesce e la sua carne, di cui il sapore è abilmente esaltato dall'erba lippia che fa sembrare di respirare la brezza marina in un campo, un po cm poteva essere anni addietro camminare sul lungomare di Castellammare...e sono al sud, a casa mia precisamente!








Arriva il gambero, elegante...lo completano una volta in sala: grattata di arancia, olio extra vergine, e la spruzzata di profumo che non avevo messo io... (avevo fatto bene) ovvero uno spruzzo di aceto al miele di rosmarino...e qui sono in costiera...ascoltando Caruso, e pensando alle orchidee che mi sono dietro a farmi compagnia nel ricordo di chi vorrei vicino...


La crema di cicerchie mi porta a Capri, parte della mia terra, la terra di mia madre, dove anche Aimo mi racconta, meglio di come fa Piero Angela, le emozioni legate a quella terra e i suoi ricordi...
Ricordi perchè la stessa cicerchia sta scomparendo nel tempo, e qui rimane saporita con il broccolo amaro e il dolce del caramello.






Mi si avvicina poi con un risotto...un risotto per Napoli..una variazione in corso d'opera per la mia città...piennolo, capperi e scampi crudi, che nascondono un velo di burrata. E qui non mi posso nascondere...arrivato e assaggiato...la foto (non che io sia questa grande artista della macchina fotografica)qui è tagliata ma comunque si nota la salsa già testata...e approvata!! cavoli, era buono, di quelli che ti parlano!

Fiero poi della sua terra, mi catapulta il lombardia, con un tortello di ossobuco, gremolada e tartufo, deciso, come a volermi far dimenticare per un attimo il mio sud. mi rimane vicino a farmi compagnia, e gli leggi le parole uscire di bocca come da un racconto di storie fantastiche, di quelle che entrano nella storia, rivedi i suoi momenti, ti carichi della sua passione...(avevo fatto proprio bene a svuotare la mia raccolta di precedenti emozioni)
Arriva il piccione...cavoli, avevo dimenticato quanto mi piacesse, e loro, mi hanno prepotentemente ricordato in che misura può esser buono un uccelletto ben fatto!
faccio un giro anche per il sud-tirol con il me-le mangio pensando alle belle colline, soffice nella consistenza e persistente nel sapore...mela...me- la mangerei ancora! ed infine il momento del dolce...un dolce profondo, di sapore corposo, pieno, che subito addento come la foto ben chiarisce...esaustivo...chiude la mia serata...con il sorriso di una coccola...



momenti di emozione...


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