mercoledì 20 febbraio 2013

ALLA "TABERNA DEL PRINCIPE"



Stavolta è toccato a me...
mi telefona Giovanni Arvonio, ex compagno di Alma 13edizione...uno di quelli che hanno un percorso, una propria esperienza, e che io da novellina, mi impegnavo a tener testa, tra esami, prove etc etc...  ;) 
Anche lui Campano, anche lui ambizioso, anche lui nella bolgia dei giovani che ci credono e che han voglia di dimostrare che impegno e volontà qualcosa di buono la plasmano.
Ha aperto così questo nuovo ristorante, TABERNA DEL PRINCIPE;
Neanche un mese e già si è fatto conoscere...e posso dire la mia? e ci credo!! "cca nisciun è fess!!"
una carta stuzzicante, improntata su prodotti locali e lavorati con tecniche e procedimenti che convengono ad un posto che miri a crescere, e crescere lungo una buona e brillante via!
 e le portate...si gustano dal momento in cui si leggono, al momento in cui si legge il conto!
quel che più ho apprezzato è che comunque Giovanni si regala, la possibilità di esprimere il suo sapere e riuscire a far comprendere i suoi perché, i suoi per come, nella semplice ed efficace presentazione della sua carta.
Per questo, quando mi ha chiamata chiedendomi di partecipare con la mia pasticceria mi ha fatto molto piacere mettere in gioco il mio pensiero!
è un concetto che condivido e che mi sono proposta di inseguire e raggiungere ora in una fase di maturità non ancora totale, ma tale da consentirmi di capire dove volgere la mia attenzione.
Incanalarsi verso ciò che davvero può far parte di te è importante, le strade sono tante ma è una quella che realmente ti rispecchia,ed è quel che fai col sorriso,con impegno e sacrificio dall'inizio fino alla fine, con la stessa emozione del punto di partenza, che hai raggiunto un buon risultato!
Lui lo stava facendo... e anche io nel mio voler migliorare una pasticceria che sento più vicina a me e che ora vorrei parlasse di me.
Letteralmente di me, semplice, diretta, sincera...come fosse una sorta di autobiografia interna, una sorta di raggi x tra i pensieri, essa stessa il mio biglietto da visita. 
Organizziamo questa serata! di che si tratta?? semplice...
una voce, un coro anzi in questo caso, che raccontasse di terra, prodotti, fiducia e speranza.
Dico un coro perché eravamo in tre: Giovanni, Mirko Balzano, chef de VILLA ASSUNTA, anche lui un ragazzo concentrato sui suoi obiettivi come mostra nei suoi piatti, ed io la pasticciera "in movimento".
Da accompagnamento a questa saporita sinfonia...2 grandi aziende vinicole del sud che hanno sostenuto e esaltato le varie proposte con il prestigio delle loro etichette : "VILLA MATILDE" e" I CAPITANI", e non posso dimenticare la preziosa collaborazione di Giuseppe Montuori, il secondo di Giovanni.
Un abile ragazzo che con il suo percorso e la sua testa...sarà un valido aiuto per Giovanni. (meritano davvero).
così cominciano i padroni di casa con una crema di patate, polpetta di scarti di maiale e gocce di aceto balsamico, per poi da veri gentiluomini lasciare l'inizio vero e proprio della cena a Mirko, che comincia con "pane e Cipolle" un soufflè di pane con cipolla cotta a bassissima temperatura e accompagnato da guanciale di media stagionatura.
le mani a Giuseppe, che comincia a mantecare il risotto: limone castagne e rosmarino, molto profumato!
parla di loro, parla dei sapori dell'entroterra naturali ma decisi, incisivi che riescono così a sostenere il sapore e il corpo di un risotto che arrivi chiaro, e in particolare l'abbinamento al Faius de " i Capitani" conferiva un tono ancor più magistrale a quei sapori.
I paccheri son del padrone di casa Giovanni che vanta questi carciofi saporiti, di prestigio, una chicca della sua carta! e in effetti giustificata... accompagnati dal Falerno del Massico di "Villa Matilde"
Torna di nuovo la parola a Mirko e il suo agnello.molto tenero, glassato con il suo succo, e accompagnato da crema d'uovo, verdure e gelato di soffritto.
Molto buono in quanto tra tanti sapori non si perdeva il ruolo del protagonista e sicuramente gradito l'abbinamento con taurasi de    "i Capitani"








Ed infine ci sono io!! pronta a dimostrare come anche una donna, piccoletta, e garbata sappia farsi valere e contrastare con la delicatezza dei sapori della costiera quelli forti e decisi dell'Irpinia!!
cosi essendo io ora la voce narrante, nonché  protagonista sarò ancor più logorroica del normale!!
Scherzo!! ma comincio a spiegare:

Il primo assaggio : una meringa bruciata a doppia cottura in un centrifugato di sedano kiwi e ananas, atto a sgrassare col suo essere un mix tra dolce e "vegetale" dai sapori forti precedenti.
Questo il dolce! intitolato : sfumature di colline in costiera...
Comincio non trattenendo la mia reale commozione e l'onore ricevuto quando al momento del dolce  viene presentata l'etichetta dell'ELEUSI che avrebbe accompagnato il mio piatto,: un passito di nuova annata, precisamente del 2008, in anteprima per quel dolce!(speriamo regga il confronto) di norma già rinomato per le sue qualità organolettiche caratterizzate da profumi caldi di frutta matura, fiori odorosi, crema pasticciera e sentori al palato di avvolgenza e persistenza grazie al residuo zuccherino e una struttura di un certo livello. questa volta ancor più pieno di se.
PUNTUALIZZO: Io so che Maria Ida Avallone, davvero è il più palese emblema della cortesia e della signorilità (per eccellenza) che si possa incontrare...ma qui la lacrimuccia, e non di "lacrima christi"ci stava a pennello come... il passito sulle sfumature di colline in costiera!
Così ho raccontato l'idea che rappresentava il dolce:
tra i vari aromi che caratterizzano le passeggiate nel territorio della costiera dai campi, ai  boschi,  c'è qui: un gelato al basilico, biscotto struesel ai semi, panna cotta, e spugna alla nocciola.
 Ho utilizzato per dare un tono tra acido e dolce delle punte di salse di agrumi: polpa di arancia rossa, e buccia candita di arancia.
Infine...volendo coccolare ancor di più in una serata cui veramente ho partecipato con piacere...
ho fatto accompagnare la piccola pasticceria con un assaggio di "cioccolato e pinolo"
dove mi sono divertita a proporre il pinolo nelle più svariate forme: una namelaka di cioccolato fondente su biscotto con farina degrassata di pinoli, pesto di cioccolato pinoli e uvetta al rhum, e cioccolato bianco mantecato con olio di pinoli...un gioco di sapori che si accompagnano piacevolmente tra acidità, dolcezza, untuoso e alcolico, ma non in contrasto perché tutti orientati sullo stesso filo conduttore.

e cosi...la serata è trascorsa...incredibile quanto l'attesa, la preparazione e l'ansia della somma di tante ore si riducano nella conclusione di un sorriso...mio, tuo, di chi ci fa compagnia...del resto è proprio questo lo scopo: un sorriso dentro e uno fuori!!

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